Diabete mellito

diabete
L'Organizzazione mondiale della Sanità definisce il Diabete Mellito come "un disordine metabolico ad eziologia multipla, caratterizzato da iperglicemia cronica con alterazioni del metabolismo dei carboidrati, grassi e proteine, risultanti da difetti della secrezione insulinica e dell'azione insulinica".
Tuttavia, gli esperti ritengono tale definizione incompleta: infatti mancano le conseguenze del diabete mellito che comprendono i danni o le complicanze a lungo termine, con prevalente interessamento dell'apparato cardiovascolare, della funzione renale, della retina e del sistema nervoso autonomo e periferico. Sono queste complicanze che determinano un netto peggioramento della qualità della vita dei pazienti con conseguenze negative dal punto di vista relazionale, umano, familiare ed economico sia per il singolo che per la comunità. La sindrome metabolica può essere definita come un'associazione di diverse entità patologiche che comprendono necessariamente la presenza di intolleranza glucidica (IGT, che significa ridotta tolleranza glucidica o diabete mellito) o insulino-resistenza, insieme con due o altre componenti (ipertensione arteriosa, ipertrigliceridemia, ipocolesterolemia hdl, obesità centrale, microalbuminuria, iperuricemia). La classificazione attuale del diabete mellito risale al 1997 e prevede quattro tipologie in base alla causa della malattia: diabete mellito tipo 1, diabete mellito tipo 2, altri tipi specifici di diabete e diabete mellito gestazionale. Fanno parte della classificazione anche due classi cosiddette a rischio: ridotta tolleranza glucidica e alterata glicemia a digiuno.
I fattori di rischio
Tra i fattori di rischio per il diabete ci sono sovrappeso e obesità. I dati nazionali mostrano un aumento del numero delle persone interessate da questa patologia. Seguono l'alterazione dei lipidi e l'ipertensione arteriosa ormai ritenuta a pieno titolo una malattia metabolica.
La realtà sarda: i numeri del diabete nell'Isola
La Sardegna paga un prezzo altissimo al diabete mellito: infatti è la regione che presenta il più alto numero annuale di nuovi casi di diabete di tipo 1. L'incidenza annuale del diabete infanto-giovanile è di oltre 50 casi per 100.000 abitanti.