Come funziona

Il Punto Unico d'Accesso rappresenta il punto di riferimento per il paziente e i suoi familiari che hanno necessità di formulare una domanda di assistenza. A volte quest'ultima viene posta in maniera imprecisa e non esprime la reale necessità. Sarà quindi compito del servizio, una volta avvenuto il contatto con l’utente, "decodificare" la sua richiesta per identificare il bisogno in maniera quanto più realistica possibile e per trovare la soluzione più adatta.
Quando il problema rilevato è di bassa complessità, il professionista può prendere in piena autonomia le decisioni che ritiene più opportune. Se invece il bisogno si rivela complesso, allora interverrà l'équipe multidisciplinare - detta Unità di valutazione territoriale (UVT) - che opera sempre congiuntamente alla persona e alla sua famiglia.

Ciascuna UVT è composta da un nucleo base, formato a sua volta da un medico di assistenza distrettuale (responsabile del percorso assistenziale e della continuità delle cure), e da un operatore sociale dell’Azienda o di uno dei Comuni di riferimento. Questi si avvalgono, costantemente e regolarmente, dell'apporto del medico di medicina generale (o pediatra di libera scelta) del paziente, di almeno un medico specialista, di un altro operatore sanitario specializzato nelle discipline connesse alla tipologia del paziente da valutare e di uno psicologo, presente per valutare i bisogni psichici ed emotivi della persona e per favorire il processo di comunicazione fra paziente e operatori.
Terminata la fase di analisi, l'UVT sceglierà i soggetti e i servizi più appropriati che decideranno il percorso terapeutico più idoneo, stabilito nel dettaglio e concordato con l’assistito e con la famiglia. Questo verrà poi comunicato a tutti i soggetti interessati della rete sociosanitaria, che provvederanno all’erogazione delle prestazioni previste.

La funzionalità del Punto Unico di Accesso è garantita dal fatto che tutti i professionisti coinvolti accedono a un sistema contenente la scheda completa di ogni paziente, i dati anagrafici, i riferimenti del medico curante e della famiglia, e i servizi sociosanitari in essere. Questa procedura consente la conoscenza immediata e totale della situazione dell’assistito, assicurando quindi la piena uniformità nella successiva rilevazione del bisogno, nella progettazione di un intervento personalizzato, nella programmazione delle attività, nella gestione delle responsabilità e infine nella verifica dei risultati.