Unità Spinale Unipolare: una festa per il 13° anniversario

ospedale marino
CAGLIARI, 22 luglio 2015 - L'Unità Spinale Unipolare (USU) del P.O. Marino della ASL di Cagliari compie 13 anni: in occasione del 13° anniversario dell’apertura si terrà, presso il reparto, venerdì 24 luglio alle ore 11,30 la S. Messa.
Alle ore 21, presso il teatro delle saline di Cagliari, verrà presentato lo spettacolo “Pillole di buonumore” con il Gruppo teatrale dell’Unità Spinale di Cagliari, frutto del laboratorio svolto nel corso dell'anno con la regista Marta Proietti Orzella.

Il gruppo teatrale è composto da persone con Lesione midollare (ex pazienti del reparto) e da operatori dell’USU.
Lo spettacolo è nato nell’ambito di un progetto iniziato 7 mesi fa in collaborazione con la scuola di arte drammatica di Cagliari con una iniziativa che offriva ai pazienti ricoverati e agli ex pazienti la possibilità di sperimentare un’esperienza teatrale.

Gli obiettivi del progetto sono stati:
1) Favorire attraverso questa iniziativa l’umanizzazione dell’ospedale soprattutto in un reparto come l’USU ,dove i pz rimangono ricoverati per lunghi mesi per una riabilitazione globale, cercando di creare anche attraverso l’esperienza teatrale un’atmosfera di normalità e migliorare nello stesso tempo la qualità di vita dei paz e delle loro famiglie durante il ricovero
2)Il progetto fa parte della mission dell’USU che non solo deve curare le conseguenze della LM e far raggiungere ai pz la maggiore autonomia possibile , in base al livello di lesione, ma deve lavorare fin dall’ingresso in reparto per il reinserimento sociale delle persone con LM. Il lavoro dell’USU è quindi oltre che sanitario e psicologico anche sociale per favorire attraverso un lavoro di rete il reinserimento sociale delle persone con LM favorendo una partecipazione attiva alla vita sociale anche attraverso progetti come il laboratorio teatrale.


Il progetto in effetti fa parte di una serie di iniziative che nel corso degli anni sono state sperimentate come il cinema in ospedale, un corso di fotografia e da settembre l’avvio di un corso di pittura, progetti che creano affiatamento fra i ricoverati, fra pazienti e operatori ma che fanno emergere anche abilità nascoste che è importante valorizzare dopo un trauma così importante.

Per quanto riguarda l’esperienza teatrale, grande merito va a Marta Proietti docente di recitazione della scuola di arte drammatica che ha introdotto il lavoro quasi fosse un gioco, presentando gli aspetti divertenti del progetto e in maniera coinvolgente dando la possibilità ai partecipanti di fare un’esperienza in cui mettersi in gioco e rendersi conto che si può riuscire anche in un’esperienza come il teatro. Anche questo è terapia, un mezzo per superare un momento difficile perché distoglie il pensiero della malattia.

Scarica la locandina dello spettacolo