Ipertensione arteriosa: un seminario sulle nuove frontiere

CAGLIARI, 9 settembre 2015 - Si terrà l'11 settembre, al THotel di Cagliari, il seminario di aggiornamento su "Le nuove frontiere nella terapia dell'ipertensione arteriosa resistente: denervazione renale".
L’ipertensione arteriosa resistente è una condizione gravata da un elevato rischio di complicanze cardiovascolari e danni d’organo, classificata come patologia ad alto impatto sociale con importanti ricadute economiche sul S.S.N. In questa ottica la diagnosi di una vera ipertensione arteriosa resistente è di fondamentale importanza per il percorso terapeutico del paziente. È ben noto da anni il ruolo fondamentale del sistema nervoso simpatico nei meccanismi patogenetici di questa condizione.

La Simpaticectomia Renale Percutanea è una procedura innovativa di Radiologia Interventistica che si candida come valido trattamento terapeutico nella sindrome della ipertensione arteriosa refrattaria. La denervazione terapeutica del simpatico renale è una procedura percutanea rapida e semplice.
Non sono state osservate complicanze maggiori né a carico del rene né a carico dell’arteria renale sia durante l’esecuzione della procedura che nel successivo follow-up. L’efficacia è stata dimostrata da numerosi studi che confermano il raggiungimento di significative e durature riduzioni della pressione arteriosa nella popolazione trattata.

L’evento si pone come momento di confronto, approfondimento e aggiornamento per le diverse categorie professionali interessate nel percorso diagnostico-terapeutico di questa patologia, in funzione di un miglioramento dell’efficacia delle prestazioni sanitarie e dell’outcome del paziente.

I numeri

Come affermato dal World Statistics 2013 della WHO, dei circa 57 milioni di morti nel mondo nel 2008, 17 milioni, quasi un terzo del totale, sono dovuto a malattie cardiovascolari. Di questi, le complicanze dell'ipertensione avevano segnato ogni anno nel mondo ben 9,4 milioni di morti con il 45% di malattie cardiache e il 51% d’ictus. I numeri devono considerarsi sempre in crescita in rapporto all’aumento numerico progressivo della popolazione mondiale e alla sua maggiore longevità. In tal modo, è stato previsto che il numero annuale dei decessi a causa delle malattie cardiovascolari aumenterà dai 17 milioni del 2008 ai 25 milioni nel 2030.

I dati epidemiologici del Ministero della Salute indicano che ad oggi, la popolazione totale degli ipertesi in Italia è di oltre 14 milioni. I dati della sottolineano come una quota che oscilla tra il 40-60% di pazienti non si riesce ad ottenere un controllo adeguato della pressione con le terapie farmacologiche. Questo tipo di condizione viene definita “ipertensione resistente”. La simapticectomia renale percutanea, ovvero la interruzione delle fibre nervose del sistema simaptico a livello delle arterie renali, è una procedura mini-invasiva e innovativa di Radiologia Interventistica che si candida come valido trattamento terapeutico nella sindrome dell’ipertensione arteriosa resistente.