Premio Shardana alla memoria di prof. Antonio Cao

CAGLIARI, 12 maggio 2015 - E’ andato alla memoria del prof. Antonio Cao il Premio Shardana 2015, giunto alla terza edizione, “per aver contribuito in maniera determinante con i suoi studi alla prevenzione e cura della talassemia dando lustro alla Sardegna nel mondo”. L’importante riconoscimento è stato consegnato questa mattina, nell’aula Thun del presidio ospedaliero Microcitemico della Asl di Cagliari dal Presidente del Rotary Club Cagliari Est, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità, della direzione aziendale e di presidio.
Scopo del Premio è quello di evidenziare figure di sardi che abbiano dato lustro all’Isola, attraverso la loro attività, nei campi della vita sociale, della creatività, dello sport, dell’arte, della cultura, con particolare riferimento a quella popolare. Quella in corso è la terza edizione: la prima fu assegnata ai Tenores di Orgosolo, mentre la seconda al velista e sportivo Andrea Mura.
Quest’anno si è voluto ricordare la memoria di un grande genetista, il professore Antonio Cao: grazie alla sua attività professionale e scientifica sono stati fatti grandi passi in avanti nella lotta alla talassemia - patologia molto diffusa nella nostra Isola - e a lui si deve la realizzazione dell’ospedale Microcitemico.

Il prof. Antonio Cao è stata una delle figure più illustri nel panorama scientifico internazionale, pediatra, genetista ed ematologo di fama mondiale che ha contribuito in maniera fondamentale al progresso scientifico e ricevuto riconoscimenti prestigiosi nel campo della ricerca di base e della medicina applicata. Un pediatra-scienziato che ha dedicato la sua vita alla cura dei bambini. Era un clinico di esperienza vastissima e di grande umanità, amatissimo dai suoi piccoli pazienti. Vanto dell’Ateneo cagliaritano, è stato maestro insigne di generazioni di pediatri per i quali ha costituito un punto di riferimento costante e un raro esempio di altissimo rigore metodologico e scientifico e di grande onestà intellettuale. Coniugava in maniera esemplare il suo amore per la clinica con quello per la ricerca scientifica. Era famoso in tutto il mondo per il modello di controllo e cura della talassemia, sviluppato in Sardegna ed esportato ovunque. La ricerca scientifica era il


suo grande amore, un interesse che lo ha visto impegnato anche dopo il ritiro dalla vita accademica.

Il Rotary è una delle maggiori associazioni internazionali di servizio umanitario ed è costituito da una rete globale di oltre 34.000 club i cui soci si impegnano con entusiasmo nelle cause sociali al fine di migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità.

L’Ospedale Microcitemico della Asl di Cagliari
L’Ospedale Microcitemico nasce nel 1981, grazie all’impegno di prof. Cao per curare, studiare e guarire la più diffusa malattia genetica presente in Sardegna, la talassemia. Il presidio ha come obiettivi primari quelli di:
1) Assicurare tutte le esigenze assistenziali, diagnostiche e terapeutiche conseguibili in regime Ambulatoriale e di Day-Hospital ai pazienti talassemici in età evolutiva e post-evolutiva e degli emopatici in età pediatrica, per questi ultimi limitatamente alle coagulopatie croniche e alle emolinfopatie maligne pediatriche;
2) Assicurare a livelli operativi validi le esigenze preventive e medico sociali connesse al problema della talassemia tramite le attività di: educazione sanitaria; screening ematologico della popolazione per l’identificazione delle coppie a rischio e dei portatori sani del tratto talassemico; diagnosi prenatale per l’identificazione prenatale degli omozigoti.
Nel Microcitemico vengono seguiti circa 1000 pazienti talassemici di tutta la Sardegna (beta-talassemia major,alfa e beta-talassemia intermedia e altre forme di anemie correlate) con una media di 40 trasfusioni al giorno. La popolazione talassemica che trasfonde al Microcitemico è così composta: circa il 20% ha meno di 20 anni, circa il 20% ha tra i venti e i trent’anni e circa il 60% ha oltre i trent’anni. Negli ultimi 10 anni sono nati in media 10 bambini talassemici ogni anno.
Per realizzare tutto questo si è costituita negli anni un’organizzazione complessa e specializzata a cui hanno concorso tutti: medici, ricercatori, biologi, psicologi, assistenti sociali, associazioni, malati. L’ospedale è cresciuto in linea alle esigenze dei pazienti, adattandosi a problematiche sempre nuove. Grazie al lavoro e alla ricerca dell’ospedale Microcitemico, per la prima volta nella storia millenaria di questa malattia, la terra vede camminare talassemici adulti e conosce mamme talassemiche.