Gruppi A.m.a., una festa per abbattere lo stigma

Festa gruppi ama 2018
CAGLIARI, 25 giugno 2018 - Uscire dall'isolamento causato dallo stigma sociale, condividere esperienze e riscoprire il sé e gli altri fuori dalle mura di casa e dalle barriere costruite intorno alla malattia. E' stata una serata viva e colorata quella che venerdì scorso ha riunito oltre cinquecento tra medici, operatori, utenti e familiari del Dipartimento di Salute mentale della Ats Assl di Cagliari al teatro della chiesa di San Paolo, in piazza Giovanni XXXIII a Cagliari per la Festa dei gruppi A.m.a.

"Un momento di condivisione e unione suggellato da musica e balli per superare le barriere culturali e abbattere i pregiudizi sul disagio mentale, spiega Nicoletta Cinellu, dirigente e psicologa del Csm di Assemini, referente Coordinatrice dei gruppi A.m.a del Dipartimento di Salute mentale. "Condividere la sofferenza legata ai disturbi mentali all'interno dei gruppi di Auto-mutuo-aiuto (A.m.a), grazie all'ascolto reciproco, permette di scacciare la solitudine e assaporare la libertà di riscoprirsi risorsa per sé e per gli altri e possono realizzare obiettivi di crescita individuale. E' questo il senso dei gruppi A.m.a. che nel Dipartimento di salute mentale della Assl di Cagliari sono nati all'inizio del 2008 grazie al grande lavoro e allo spirito di iniziativa del direttore del Dsm della Assl di Cagliari Augusto Contu. Quest'anno festeggiamo il nostro decimo compleanno".

I gruppi di auto-mutuo-aiuto sono Reti Sociali formate da persone che condividono gli stessi problemi, per questi problemi cercano aiuto e, in modo reciproco, ricevono aiuto e lo forniscono agli altri: auto-mutuo-aiuto significa che si dà agli altri e si riceve per sé.

All'inizio sono nati i gruppi generici di utenti e familiari, poi, pian piano, quelli più specifici come il gruppo donne, i gruppi distinti per età, il gruppo per gli utenti con disturbi alimentari, quello dei genitori, quello dei pazienti difficili con alcoldipendenza.

Un lavoro certosino che dal 2008 a oggi ha portato i suoi frutti: all'inizio del 2018 sono attivi in tutto ventiquattro gruppi con 514 partecipanti tra utenti e familiari. "La riflessione sui numeri dei gruppi di auto-mutuo-aiuto mostra che, sia per i gruppi, che per i partecipanti, il trend annuale è sempre in crescita. Ci auguriamo di procedere su questa strada per tutto l'anno e anche per il futuro", conclude Nicoletta Cancellu.