Camineras de Salude: i direttori dell’ATS tracciano un bilancio dopo due anni di avvio della riorganizzazione del sistema sanitario

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CAGLIARI, 23 gennaio 2019 – Stabilizzazione del personale, riduzione della spesa farmaceutica, riorganizzazione delle liste d’attesa, rientro nei monitoraggi nazionali dei LEA con i primi segnali di miglioramento di diversi indicatori, avvio delle procedure di gara, ristrutturazione dei bilanci con razionalizzazione di costi impropri, omogeneizzazione degli stipendi del personale. Sono solo alcuni dei passaggi citati dai direttori dell’ATS Sardegna che, questa mattina a Cagliari nella sala del Seminario Arcivescovile, a due anni dall’istituzione dell'Azienda unica, hanno esposto di fronte ad una vasta platea risultati e possibili miglioramenti della riorganizzazione del sistema sanitario locale nell'Isola. “Tutte le regioni italiane, a prescindere dal colore politico, hanno avviato processi di accorpamento: alcune hanno scelto il modello di "azienda zero", un'azienda per programmazione e servizi di staff, altre quello della ASL unica, ma tutte hanno ottenuto miglioramenti gestionali – ha spiegato in apertura della giornata il direttore amministrativo Stefano Lorusso – “In questi anni in Sardegna è diminuita la spesa farmaceutica convenzionata. C'é ancora tanto da fare, ma abbiamo ridotto il gap: l’Isola é passata dall'ultimo posto in Italia, fisso da tanti anni, al 19simo. Anche la spesa per i dispositivi é diminuita del 2,5% nel 2017 (fonte ministero della salute). Quest'ultimo processo di razionalizzazione di costi impropri è stato portato avanti soprattutto attraverso la programmazione delle forniture, una forte ricontrattazione dei prezzi e sfruttando economie di scala”

Anche grazie ai risparmi, ATS è infatti riuscita ad avviare il più grande processo di stabilizzazione avviato in Italia: nel 2018, 600 professionisti sono già stati stabilizzati; in totale saranno 2000 le figure professionali che non si troveranno più in una situazione di precariato. “Inoltre, è stato avviato un piano di gare unico ATS, un'operazione di trasparenza e legalità necessaria”, ha concluso Lorusso.

“Il risparmio ottenuto sulla governance farmaceutica che ci ha permesso di acquistare farmaci innovativi ad alto costo e di avviare processi di telemedicina e acquisto di nuove tecnologie, con refertazioni in rete, quale efficace strumento di comunicazione tra specialisti e strutture - ha aggiunto il direttore sanitario Francesco Enrichens, che ha illustrato i dati relativi a qualità ed appropriatezza delle cure in ATS e le azioni in corso e in programma –. Anche grazie all’impegno e alla disponibilità negli spostamenti di tanti professionisti siamo riusciti a tenere in piedi situazioni anche difficili, e avviato tavoli di confronto tra gli specialisti delle diverse Assl, con l'obiettivo di garantire assistenza omogenea, che tende a una qualità migliore su tutto il territorio regionale”

Franco Sgarangella, direttore del dipartimento prevenzione Sassari, ha illustrato gli eccellenti risultati conseguiti nella lotta alla peste suina africana (PSA), con l'impegno di ATS a fianco dell'Unità di progetto regionale e di tutti i soggetti coinvolti nel progetto volto a debellare finalmente, dopo decenni, la malattia dando anche un futuro a un settore economico produttivo fondamentale.

Soddisfatto anche il Direttore Generale del’ATS Sardegna Fulvio Moirano che ha sottolineato il grande lavoro fatto, in questo primo periodo di vita dell'Azienda, soprattutto nell’ambito organizzativo e gestionale, dell’unificazione degli uffici e delle procedure: “Siamo partiti due anni fa, con l'unificazione dei bilanci, dei flussi per poi unificare gli uffici centrali; abbiamo creato un bilancio unico e procedure di acquisto regolari” Un lavoro complicato, che certo non può manifestare tutti i frutti in poco tempo, molti benefici si vedranno ancora nei prossimi anni e molti stanno iniziando ad emergere con chiarezza. “Stiamo lavorando alle liste d'attesa e al Cup, dopo anni in cui moltissime di queste azioni sono state trascurate. Su miglioramenti che iniziano a vedersi, mi riferisco ad esempio ai numeri delle risposte telefoniche alle chiamate per le prenotazioni. Siamo passati dal 65% all'85%. Chiaramente l'obiettivo è quello di arrivare vicini al 100%. Poi stiamo lavorando per accelerare la capacità di fare le prestazioni per le quali si registrano criticità. In questo senso vanno sia la deliberazione ATS con la declinazione delle azioni operative programmate, ed ora in corso, per ridurre i tempi di attesa e la recente delibera regionale che ha distinto le prestazioni in urgenti, brevi, differite e programmate. Il Cup governerà così le brevi (10 giorni) e le differite (30-60), mentre le urgenti vengono rese con immediatezza, e quelle programmate vanno gestite direttamente dagli erogatori senza ulteriori passaggi a CUP per l'utente."

“Per questo é importantissima la collaborazione degli specialisti e dei Medici di medicina Generale – ha concluso Moirano - cui va il mio ringraziamento perché ci hanno dato una mano fondamentale anche sull'appropriatezza prescrittiva”.