Il morbillo

È una malattia di origine virale, molto contagiosa, che colpisce in particolare la prima e la seconda infanzia, soprattutto alla fine dell'inverno, e che si spera possa essere presto eliminata. Dopo circa dieci giorni dal contagio, che può avvenire per via aerea con le goccioline diffuse dai malati, si manifestano febbre, tosse, lacrimazione, sete intensa ed esantema, ossia macchie rossastre sul viso e su tutto il corpo, che poi svaniscono in pochi giorni. Talvolta possono verificarsi alcune pericolose complicazioni, quali otite, broncopolmonite e, più raramente, meningoencefalite, che lascia invalidità molto gravi e permanenti.
Il vaccino è costituito da virus vivi ma attenuati, ossia praticamente incapaci di dare malattia, e si somministra per via sottocutanea intorno al tredicesimo mese di vita, senza alcun limite di età. Oltre ai più comuni effetti indesiderati, con questa vaccinazione la febbre può comparire anche dieci o dodici giorni dopo, a volte accompagnata da un leggero esantema.
È importante sapere che si possono effettuare simultaneamente i vaccini contro il morbillo, la parotite e la rosolia in una unica somministrazione trivalente, a decorrere dal tredicesimo mese di età. È prevista una dose di richiamo cinque anni dopo la prima.