Farmaci e bevande

I liquidi accelerano il passaggio attraverso lo stomaco e quindi riducono l'intervallo di tempo tra l'assunzione del farmaco e la comparsa dei suoi effetti. I cibi solidi, al contrario, rallentano lo svuotamento gastrico e diminuiscono la velocità di assorbimento di alcuni farmaci.
L´accoppiata alcol-farmaci è imprevedibile e per questo potenzialmente pericolosa: andrebbe perciò sempre evitata. Un'indicazione che diventa un vero divieto quando si assumono farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale (per esempio tranquillanti, antidepressivi e antistaminici) in quanto l´alcol ne potenzia gli effetti sedativi. In alcuni casi gli alcolici possono determinare una particolare reazione che si manifesta con arrossamento del volto e del collo, vomito, mal di testa e palpitazioni.
Si consiglia poi di non utilizzare il succo di pompelmo per prendere alcuni farmaci perché la bevanda accelera l'attività del fegato, il principale organo che trasforma ed elimina i farmaci. Il pompelmo può alterare l'assorbimento di più di 50 sostanze perché per digerirlo l'organismo usa gli stessi enzimi impiegati per metabolizzare il medicinale che quindi può rimanere accumulato a livelli elevati nel corpo e causare intossicazioni. In particolare il succo di pompelmo sostanze in grado di aumentare l'attività di certi farmaci, per esempio quella di:
• farmaci per l'ipertensione e il cuore (calcio antagonisti);
• farmaci per ridurre i livelli di colesterolo (alcune statine);
• un farmaco per il controllo del ritmo del cuore (amiodarone);
• un farmaco per la cura dell'epilessia (carbamazepina);
• farmaci per l'ansia o per l'insonnia (benzodiazepine);
Nel caso, per mascherare il sapore sgradevole di un farmaco si può utilizzare il succo di arancia, ricordandosi però che succhi di frutta e bevande acide in generale non vanno utilizzati con alcuni antibiotici.

E' bene non prendere certi farmaci insieme a determinati alimenti e condimenti perché questo potrebbe causare effetti indesiderati o annullare o diminuire l'efficacia del farmaco. Per esempio:
• non utilizzare sale, sostituti del sale o sostanze ricche di potassio quando si assumono ace-inibitori (farmaci per la pressione alta e per il cuore).
• accompagnare l'assunzione del farmaco a quella del latte riduce l´irritazione gastrica, ma alcuni antibiotici (per esempio le tetracicline) non possono essere assunti con questa bevanda: il contenuto di calcio riduce l'efficacia della terapia.
• gli integratori dietetici di fibre non si devono assumere insieme ai farmaci per l'epilessia: possono ridurre l'efficacia della terapia.
• meglio evitare di assumere stimolanti come caffè, té e cacao insieme a farmaci per l'asma, terapie per l'ipertensione arteriosa e terapie con farmaci già contenenti caffeina (come alcuni analgesici, antinfluenzali e antinfiammatori).
• i formaggi stagionati, gli insaccati, il vino e la birra non devono mai essere consumati in concomitanza con alcuni farmaci antidepressivi e per il morbo di Parkinson (i cosiddetti MAO-inibitori). Questi alimenti contengono una particolare sostanza, la tiramina, che nell'interazione con il farmaco può scatenare pericolosi e improvvisi aumenti della pressione arteriosa.

Occorre tener presente anche un'altra cosa. In genere, una volta nel corpo i farmaci che prendiamo prima di essere eliminati sono resi inattivi, compito che spetta essenzialmente al fegato. Questo succede perché l'organo si pone di fronte a qualsiasi sostanza chimica estranea all'organismo come strumento di difesa e di bersaglio. Quando un farmaco viene immesso sul mercato così come quando il medico lo prescrive, queste informazioni sono chiare e condizionano, per esempio, la scelta della dose consigliata per curare questa o quella malattia. Ma se il funzionamento del fegato è alterato da un'alimentazione inappropriata, troppo ricca di grassi o povera di vitamine, le previsioni fatte sulle dosi utili dei farmaci non sono più utili. Come si vede, il rapporto farmaci-cibo è importante da vari punti di vista, da quelli di cui ci rendiamo immediatamente conto ad altri complessi e imprevedibili.