Farmaci che pongono problemi in allattamento

Contrariamente a quanto si pensa, i farmaci che destano preoccupazione in allattamento sono pochi, e ancora di meno quelli decisamente incompatibili. Bisogna tenere presente che:
• la maggior parte dei farmaci è recente, e non ha ancora raccolto una sufficiente casistica riguardo agli effetti sul lattante. In genere, il medico può prevedere in base alle caratteristiche del farmaco come questo verrà assorbito, e trovare una strategia di somministrazione compatibile con l'allattamento, tenendo presente che, quando il dosaggio del farmaco nel sangue cala con il passare del tempo, la sua concentrazione in genere cala anche nel latte;
• i medicinali per uso esterno o locale (come le pomate o le anestesie dentali) non destano preoccupazione in allattamento. D'altronde, le sostanze che sono efficaci esclusivamente per iniezione in genere sono più sicure perché, anche se passano nel latte, non sono in grado di essere assimilate dal sistema digerente del lattante;
• durante la lattazione si applicano criteri diversi a seconda dell'età del bambino, e quindi un farmaco da somministrare con cautela se la madre allatta un prematuro sarà invece compatibile con l'allattamento di un neonato a termine, o di un bambino più grande, che pesa di più e che magari ha ridotto le poppate cominciando ad assumere cibi solidi.

Le opzioni, quando si deve assumere un farmaco e si desidera rassicurarsi riguardo ai possibili effetti indesiderati sul proprio figlio, possono includere:
• optare per un farmaco ben collaudato e sicuro per la gravidanza o l'allattamento;
• scegliere una strategia di somministrazione che minimizzi la possibilità di passare il farmaco al bambino;
• assumere il farmaco monitorando il bambino per cogliere rapidamente e al primo accenno ogni effetto collaterale.

Il documento più recente dell'Accademia Americana di Pediatria classifica i farmaci nel modo seguente:
• 4 farmaci assolutamente controindicati perché interferiscono con il metabolismo cellulare del lattante (3 chemioterapici per la terapia anticancro e un immunosoppressore usato come anti-rigetto);
• 5 sostanze d'abuso per le quali sono stati descritti effetti avversi (anfetamina, cocaina, eroina, marijuana e la fenciclidina, un potente allucinogeno);
• 8 composti radioattivi (usati per radioterapia o diagnostica) per i quali è richiesta una sospensione temporanea dell'allattamento che, una volta eliminata la sostanza dal circolo sanguigno, può riprendere come prima;
• 13 sostanze da usare con cautela (3 antinfiammatori della classe dei salicilati, un antistaminico, un vasocostrittore, un anticoagulante, 2 antipertensivi, 2 sedativi e un antiepilettico, più un farmaco, la bromocritptina, che inibisce la secrezione lattea;
• 35 farmaci (dei quali 28 sono psicofarmaci) il cui effetto sul lattante non è noto, ma che richiedono prudenza;
• la stragrande maggioranza dei farmaci, altri 174 principi attivi, è indicata come "generalmente compatibile" con l'allattamento al seno.