Molte malattie che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni sono caratterizzate da lesioni in uno o più punti dell'apparato cardiocircolatorio situate in zone a cui non arriva un'adeguata quantità di sangue o non ne arriva affatto. Questi problemi possono insorgere per malformazioni congenite, quando cuore o vasi non si sono sviluppati correttamente nel feto. Assai più di frequente, però, le malattie cardiovascolari sono dovute ad abitudini di vita scorrette.
I dati variano da paese a paese, ma questo tipo di malattie causa ogni anno, solo in Europa, più di 4 milioni di decessi. Ogni anno sono 160.000 le persone colpite da infarto cardiaco: una ogni 3,5 minuti. Si tratta di un evento grave, dal momento che circa il 20 per cento dei pazienti non sopravvive. La tempestività delle cure è molto importante; per questo, chi è colpito da infarto cardiaco deve essere portato prima possibile in ospedale.
L'assistenza al paziente infartuato ha fatto molti progressi negli ultimi anni. Anche per questa ragione, sono numerose le persone che hanno subito questo grave evento e sono tornate a svolgere un'attività sociale e lavorativa normale. La loro salute però deve essere sottoposta a controlli regolari; quasi sempre si rende necessario l'impiego di farmaci per ridurre i valori della pressione (antipertensivi) e del colesterolo.
Modificare le abitudini di vitaIntervenire sul proprio stile di vita è la migliore prevenzione, ma modificare le abitudini non significa rinunciare a tutto ciò che piace e diverte. Vuol dire piuttosto "prestare attenzione" a ciò che potrebbe creare problemi al cuore. Ecco cosa fare.
Attenzione al sovrappesoIl primo passo per ridurre il rischio cardiovascolare è tenere sotto controllo il peso corporeo. Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità le persone in sovrappeso sono più di un miliardo e di queste almeno 300 milioni sono obesi.
Seguire un'alimentazione sanaLa parola d'ordine per tutti è alimentazione variata e naturalmente gustosa, perché la prevenzione inizia anche a tavola. Quali i consigli per mangiare in modo appropriato? Quali cibi preferire e quali invece limitare?
Aiutare il cuore con i farmaci?Corrette abitudini di vita, in primis un'alimentazione equilibrata e una regolare attività fisica, sono armi spesso efficacissime per correre ai ripari, per esempio, da livelli di colesterolo troppo alti. A patto però che si parli di abitudini e non solo di periodi di vita, magari in seguito alla paura presa dopo un infarto.
E dopo l'infarto?Chi ha subito un attacco cardiaco può prevenire un ulteriore infarto inaugurando una nuova vita di sane abitudini. Purtroppo non sempre ci si riesce: in Italia, dopo sei mesi appena il 40 per cento di chi ha avuto un infarto segue ancora le terapie prescritte.
Chi ha subito un attacco cardiaco può prevenire un ulteriore infarto inaugurando una nuova vita di sane abitudini. Purtroppo non sempre ci si riesce: in Italia, dopo sei mesi appena il 40 per cento di chi ha avuto un infarto segue ancora le terapie prescritte.