Gli effetti indesiderati dei farmaci

In genere si sente parlare di effetti collaterali del farmaco, ma oggi si preferisce l'espressione reazione avversa al farmaco, definita come ''qualsiasi reazione dannosa al farmaco registrata alle dosi usate di solito'' (Organizzazione Mondiale della Sanità). La maggior parte di queste reazioni è d'importanza secondaria per la nostra salute e tende a scomparire con la sospensione del trattamento o modificando il numero di dosi.
In qualche caso gli effetti indesiderati scompaiono gradualmente con l'assuefazione, ovvero con l'uso prolungato del farmaco, ma altri sono più gravi e si protraggono più a lungo. Alcune reazioni avverse al farmaco sono più frequenti, per esempio, disturbi digestivi, perdita dell'appetito, nausea, stipsi o diarrea. Questo avviene perché la maggior parte dei farmaci viene assunta per via orale e passa attraverso il tubo digerente. Ma possono essere interessati anche altri organi, per esempio il sistema nervoso centrale.
Molti effetti indesiderati dei farmaci sono un'esagerazione di quelli terapeutici, ovvero indicano un sovradosaggio involontario. Per esempio, se una persona che assume un farmaco per ridurre la pressione arteriosa elevata presenta vertigini o si sente stordito, questo indica che il farmaco ha prodotto un notevole calo di pressione.

Reazioni di questo genere si possono verificare se:
• la posologia di un farmaco è troppo alta;
• la persona è particolarmente sensibile al farmaco;
• un altro farmaco rallenta il metabolismo del primo farmaco aumentandone il livello nel sangue.

Comunque le reazioni da sovradosaggio di solito non sono gravi.
D'altra parte, può accadere che le reazioni avverse derivino da meccanismi diversi da quello con cui agisce il farmaco e comunque non chiari e quindi, imprevedibili. In casi del genere possono verificarsi danni diversi da quelli indicati nel foglietto illustrativo. Queste reazioni possono essere anche gravi ma si verificano in una percentuale limitata di persone, molto sensibile al farmaco per qualche fattore genetico e per il modo in cui l'organismo risponde ai farmaci.