L'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è un servizio che le aziende sanitarie svolgono direttamente a casa delle persone malate. Lo scopo è quello di garantire un insieme coordinato di attività mediche, infermieristiche e riabilitative per la cura e l'assistenza dei pazienti nel proprio domicilio evitando, quando possibile, il ricovero in ospedale e assicurando una migliore qualità di vita dei malati.
E' rivolto a persone parzialmente o totalmente non autosufficienti, in modo temporaneo o protratto o affette da patologie croniche. E' caratterizzato da un approccio multidisciplinare degli interventi che coinvolge, in un lavoro di équipe, diverse professionalità in grado di assistere e dare supporto al paziente e ai suoi familiari.
Come si richiede?
La valutazione delle modalità di intervento viene di norma effettuata tramite:
• istanza del medico di medicina generale (MMG) o del pediatra di libera scelta (PLS) che valuta le esigenze di ogni paziente;
• segnalazione della famiglia del paziente;
• istanza del medico ospedaliero pubblico/privato;
• istanza del medico specialista;
• segnalazione da parte dei servizi sociali.
La segnalazione viene inoltrata al medico responsabile del distretto nel quale risiede il paziente, sempre con il consenso del medico di famiglia. Quest'ultimo, infatti, è colui che meglio conosce la situazione fisica, psicologica e sociale dell'interessato e, sulla base di queste considerazioni, crea un programma personalizzato di assistenza domiciliare e prescrive la terapia più appropriata.
Entro 48 ore dalla segnalazione, il medico del distretto accoglie o respinge la richiesta di attivazione del percorso di assistenza domiciliare integrata. Per i casi urgenti l'attivazione avviene in giornata. Se la domanda viene accolta, si concordano le prestazioni domiciliari e il livello di assistenza, che può variare a seconda della gravità del caso.