Nota stampa sul presunto elenco degli ospedali a rischio chiusura

Appare del tutto evidente che il criterio che sarebbe stato utilizzato dal Ministero della Salute per stilare la lista (già smentita) dei Presidi Ospedalieri a rischio chiusura – ossia quello del numero dei posti letto – sia del tutto inappropriato quando si parla di Presidi nati e cresciuti con finalità di ricerca, diagnosi e terapia di specifiche patologie ossia con obiettivi del tutto opposti a quelli degli ospedali generalisti.
L’Ospedale Microcitemico oltre a costituire un punto di riferimento regionale per lo studio e la cura delle patologie correlate alla Thalassemia, ha svolto in questi anni un’intensa attività di ricerca che ha contribuito a classificarlo tra i principali centri europei per il contributo apportato alla diagnosi e cura delle malattie genetiche, delle malattie “rare” e dei tumori infantili.
È inoltre centro di eccellenza per la diagnosi prenatale.

Ma c’è di più: oltre al mantenimento e potenziamento dei servizi che già lo caratterizzano, il Microcitemico è al centro del progetto dell’Assessorato regionale alla sanità che ne prevede per il prossimo futuro l’evoluzione in Polo Pediatrico dell’Area di Cagliari, con l’accorpamento al suo interno di tutte le specialità pediatriche oggi dislocate nei vari presidi, comprese la Chirurgia e la Rianimazione. Già da alcuni mesi in fase di studio ed elaborazione da parte della ASL 8 – concertato con l’Azienda Mista e il Brotzu, il progetto è ritenuto di fondamentale per la qualificazione dell’offerta sanitaria cagliaritana che garantirà ad una fascia di utenza così importante e nello stesso tempo così debole, la presa in carico globale all’interno di una sola struttura, pensata, costruita e organizzata a misura di bambino.

Alla luce di quanto espresso appare difficile ipotizzare una sua prossima presunta chiusura.

Anche riguardo la paventata chiusura dei presidi periferici di Muravera e Isili, i ragionamenti sono tanti e molto più approfonditi di un semplice conto numerico dei posti letto. I due presidi infatti rivestono un’importanza strategica per i cittadini dei territori sui quali insistono – anche alla luce della situazione morfologica che rende difficili i collegamenti con Cagliari. Per questo in fase di ristrutturazione e riqualificazione tecnologica e organizzativa si sono caratterizzati come ospedali territoriali in grado di offrire un'assistenza sanitaria di primo livello, in rete con gli ospedali cagliaritani e fortemente integrati con i servizi distrettuali.