Al via l’8° edizione di Cagliari InForma

CAGLIARI, 5 OTTOBRE 2012 - Ottava edizione per CagliariInforma, la manifestazione organizzata dalla ASL di Cagliari in collaborazione con il Comune di Cagliari. Tema dell'edizione 2012 è la salute delle donne: il 6 ottobre al THotel, con inizio alle ore 9, si terrà infatti il convegno dal titolo "Nel cuore delle donne. Malattia cardiovascolare nelle donne: si può pensare ad una medicina di genere?" . Durante l'incontro di parlerà dell'epidemiologia delle malattie cardiovascolari nel sesso femminile, delle aritmie e delle differenze di genere, dei problemi legati alla menopausa.

Domenica 7 ottobre invece si terrà la consueta passeggiata per le vie cittadine: "Aziendi e calendi po is arrugas de Casteddu e'susu" , lungo un percorso che si snoderà dai giardini pubblici sino al teatro civico, abbracciando il cuore della città di Cagliari.
L'appuntamento, aperto a tutti coloro che vorranno partecipare, è alle ore 9.00 ai giardini pubblici (Piazza Indipendenza - via Martini - via del Duomo - via del Fossario - via Università - via Santa Croce - via Canelles - via La Marmora - via dei Genovesi - via San Giuseppe - via Corte D'Appello - Teatro Civico).

Le malattie cardiovascolari nelle donne
Le malattie cardiovascolari sono, nei paesi occidentali e l'Italia non è esclusa, la prima causa di morbilità e mortalità, senza differenze significative tra la popolazione femminile e quella maschile.
Sia per il progressivo invecchiamento della popolazione che per un'aspettativa di vita superiore nelle donne rispetto agli uomini (84 anni contro 79 anni) gli epidemiologi hanno osservato che dopo i 75 anni la prevalenza delle malattie cardiovascolari supera nelle donne quella osservata negli uomini.
Esiste sicuramente in generale, ed in particolare tra le stesse donne, una sottostima del peso delle malattie cardiovascolari nella popolazione femminile: lo dimostra la convinzione errata che il tumore della mammella sia la patologia più frequente e la principale causa di morte nelle donne.
In realtà solo un decesso ogni trenta è attribuibile al tumore della mammella contro un decesso ogni 2.6 attribuibile a malattie cardiovascolari.
Questa errata consapevolezza costituisce un nemico per le stesse donne: quest’ultime tendono a sottostimare la gravità dei sintomi cardiovascolari, arrivando all’osservazione clinica, spesso, troppo tardi con gravi ripercussioni sugli esiti: le donne ricoverate per eventi cardiovascolari muoiono più degli uomini sia nel breve che nel lungo termine. Questa inconsapevolezza si traduce in una notevole rilevanza sia clinica che sociale ed economica.