Progetto di prevenzione del rischio cardiovascolare

CAGLIARI, 12 OTTOBRE 2012 – Parte entro novembre il progetto di prevenzione del Rischio Cardiovascolare della ASL 8 che coinvolge 220 mila cittadini residenti nella provincia di Cagliari, uomini e donne di un’età compresa tra i 40 e i 69 anni. Il progetto, coordinato da un’apposita commissione che afferisce al Servizio Promozione della Salute da un punto di vista funzionale e organizzativo e alla UOC di Cardiologia del P.O. SS.Trinità per gli aspetti scientifici prevede l’estensione della cara del rischio cardiovascolare a tutta la popolazione target.

L’utilizzo della carta serve a stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi, conoscendo il valore di sei fattori di rischio: sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia.
Grazie all’esperienza maturata negli screening oncologici, la ASL di Cagliari, prima in Italia, si è posta l’obiettivo di garantire un modello organizzativo che prevede un’offerta attiva sul rischio cardiovascolare: ogni cittadino appartenente alla popolazione target riceverà infatti una lettera con l’invito a effettuare gratuitamente – presso il punto prelievi a lui più favorevole - gli esami ematochimici previsti dal protocollo (glicemia, colesterolo totale colesterolo-HDL) sulla base dei quali sarà stimata la categoria di rischio cardiovascolare e gli eventuali approfondimenti diagnostici.

Il percorso del Progetto “Estensione della Carta del rischio cardiovascolare”
Tutti i campioni ematici saranno analizzati dai due laboratori di riferimento della ASL. Il ritiro del referti sarà garantito presso il punto di prelievo. Recandosi dal proprio medico di medicina generale con il referto, i soggetti saranno classificati in 3 categorie di rischio:
- basso <10%
- medio 10-19%
- alto > 20%
Il target individuato (pari a 220.000 cittadini) è stato selezionato escludendo i soggetti già affetti fa patologia cardiovascolare e diabete. Il progetto si articola su due anni di attività.
I cittadini a basso e medio rischio saranno tenuti sotto osservazione direttamente dal MMG: è possibile ridurre il rischio cardiovascolare o mantenerlo a livello favorevole controllando il livello dei fattori di rischio modificabili, tra cui l’abitudine al fumo, i valori di pressione arteriosa, la colesterolemia e la glicemia. Inoltre, sarà avviata una campagna di educazione sanitaria.

I soggetti ad alto rischio saranno contattati telefonicamente dal Servizio di Promozione della Salute per l’approfondimento diagnostico (visita cardiologia, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, ecocolordoppler, eventuale test da sforzo al cicloergometro) presso il nuovo Ambulatorio di prevenzione cardiologia territoriale.

La risposta attesa al progetto è pari al 20-25% della popolazione target. Sulla base dei dati dell’osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare 2008-2012 per il sud e le Isole, nel territorio della ASL di Cagliari ci si attende:
- un rischio basso per circa 33.600 persone (83%)
- rischio medio per circa 4.400 persone (11%)
- un rischio alto per circa 2000 persone (6%).


I fattori di rischio
Le malattie cardiovascolari riconoscono un’eziologia multifattoriale, cioè più fattori di rischio (età, sesso, pressione arteriosa, abitudine al fumo di sigaretta, diabete, colesterolemia, sovrappeso e sedentarietà) contribuiscono contemporaneamente al loro sviluppo.
I fattori di rischio cardiovascolare si dividono in modificabili (attraverso cambiamenti dello stile di vita o mediante assunzione di farmaci) e non modificabili.

I fattori di rischio non modificabili sono:
• età: il rischio aumenta progressivamente con l'avanzare dell'età
• sesso maschile: gli uomini sono più a rischio delle donne. Nella donna il rischio eguaglia quello maschile dopo la menopausa
• familiarità: parenti con eventi cardiovascolari in età giovanile (meno di 55 anni negli uomini e di 65 nelle donne).

I fattori di rischio modificabili sono:

• Fumo. La nicotina accelera il battito cardiaco. Il monossido di carbonio diminuisce la quantità di ossigeno presente nel sangue e favorisce lo sviluppo dell’aterosclerosi.
• Pressione arteriosa. Una pressione arteriosa elevata costringe il cuore a un superlavoro e accelera la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie.
• Colesterolemia totale. Il colesterolo, una sostanza normalmente presente nell’organismo, può trovarsi in quantità eccessive nel sangue. Maggiore è la sua quantità, più alto è il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie.
• HDL-colesterolemia. La HDL-colesterolemia è una lipoproteina utile per rimuovere la colesterolemia in eccesso; minore è la sua quantità, maggiore è il rischio cardiovascolare.
• Diabete. Il diabete, se non correttamente controllato, favorisce l’aterosclerosi, e quadruplica il rischio cardiovascolare.
• Il rischio che ogni persona ha di sviluppare la malattia cardiovascolare dipende dall’entità dei fattori di rischio; il rischio è continuo e aumenta con l’avanzare dell’età, pertanto non esiste un livello a cui il rischio è nullo. Tuttavia è possibile ridurre il rischio cardiovascolare o mantenerlo a livello favorevole abbassando il livello dei fattori modificabili attraverso lo stile di vita sano.

Le malattie cardiovascolari
In Italia le malattie cardiovascolari (MCV) rappresentano la prima causa di morbilità e mortalità, nonostante i progressi registrati attraverso la diagnosi precoce e la terapia.
A tutt'oggi, tali patologie costituiscono uno dei principali problemi di sanità pubblica.
L' incidenza delle malattie CV è infatti in continua crescita, sia per l'incremento dell'età media della popolazione sia per il perdurare nella nostra realtà di condizioni socio-ambientali che hanno avuto effetti negativi sulla popolazione.
L'obesità nei bambini risulta essere in continuo aumento, l'abitudine al fumo è sempre più diffusa tra i giovani sopratutto nelle donne e nelle classi economiche più disagiate.
Secondo l'OMS la maggior parte dei decessi in Europa ed in Italia sono causati dalle patologie croniche quali le malattie cardiovascolari, il diabete mellito e le malattie metaboliche , che hanno in comune diversi fattori di rischio. Ma molto può e deve essere fatto per controllare e prevenire tali patologie
In particolare esistono fattori di rischio modificabili quali il fumo, l’ipertensione, il diabete, la dislipidemia, la sedentarietà, l’eccesso ponderale, l’abuso di alcool, per i quali si può intervenire modificando gli stili di vita verso comportamenti più virtuosi. Esistono, inoltre, fattori di rischio cosi detti non modificabili quali l’ età, il sesso e la familiarità per MCV.
Quando più fattori di rischio CV coesistono, eventualità abbastanza frequente, l’effetto non è addizionale, ma moltiplicativo, aumentando in misura esponenziale il rischio di malattia; per tale motivo è stato introdotto il concetto di “rischio cardiovascolare globale” che tiene conto dell’ interazione di più fattori di rischio e come questo si traduca in probabilità di incorrere in eventi cardiovascolari negli anni futuri.