CAGLIARI, 28 dicembre 2012 – Un nuovo Centro Diurno e una Residenza psichiatrica in grado di offrire percorsi individualizzati e progetti riabilitativi ad hoc per pazienti affetti da disagio mentale e bisognosi di cure. Sono stati inaugurati questa mattina, alla presenza del Direttore generale della ASL di Cagliari Emilio Simeone, i locali dell’edificio appena ristrutturato in via Manin n. 12 a Selargius, dedicati alla cura e riabilitazione di persone con sofferenza mentale, che afferiscono alle Unità Operative territoriali del Dipartimento di Salute Mentale diretto dal dott. Augusto Contu.
L’edificio è collocato in posizione centrale, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici da Cagliari, Quartu Sant’Elena e dai comuni limitrofi.
Al piano terra sarà operativo un Centro Diurno che potrà offrire, a un numero consistente di utenti, percorsi individuali in termini di obiettivi, attività e impegno orario, finalizzati all’esercizio di competenze personali e sociali che favoriscano l’autonomia.
Questa attenzione alla persona e ai suoi bisogni si svilupperà in un contesto di relazioni significative e supportanti e la dimensione di gruppo, nelle sue diverse espressioni, modalità e potenzialità, rappresenterà l’aspetto metodologico più significativo. Verranno promosse iniziative che utilizzeranno soprattutto le risorse costituite dai familiari, volontari, associazioni di volontariato e quelle legate al territorio, nell’ottica di favorire una reale inclusione sociale.
Al primo piano è trova sede invece una Residenza psichiatrica in grado di ospitare fino a otto persone che, a seguito di un progetto terapeutico redatto congiuntamente tra l’equipe curante e il paziente, necessitino di proseguire il loro progetto riabilitativo in un contesto residenziale. Il percorso, che deve prevedere obiettivi, tempi limitati, procedure di verifica e modalità di reinserimento nel contesto sociale di provenienza, è sempre orientato a favorire l’acquisizione o il consolidamento delle abilità legate alla cura di sé, dell’ambiente di vita e della capacità di progettazione e adattamento che caratterizzano un piccolo contesto domestico.
E’ importante sottolineare come il lavoro di potenziamento dei servizi di Salute Mentale sul territorio sia orientato in primo luogo agli interventi di riabilitazione, come risposta qualitativa ai bisogni delle famiglie e dei pazienti sempre più consapevoli della natura biopsicosociale dei disturbi mentali, in un’ottica di socializzazione e di inclusione sociale.