Questioni di Cuore: al via la campagna regionale per la prevenzione del rischio cardiovascolare

Questioni di cuore è il claim della campagna di prevenzione del rischio cardiovascolare avviata dall’Assessorato regionale alla Sanità in collaborazione con la ASL di Cgliari: depliant, brochure, uno spot televisivo, un sito internet dedicato ed una pagina facebook nella quale saranno postate iniziative, consigli e informazioni sulla prevenzione delle malattiedell’apparato cardiovascolare.
La campagna, realizzata in collaborazione con tutte le Aziende Sanitarie e Aziende Ospedaliero Universitarie della Regione Sardegna, durerà due mesi e ha come obiettivo quello di informare i cittadini sui rischi che ogni persona corre di sviluppare una malattia cardiovascolare e come ridurre il rischio stesso e di indirizzare i pazienti presso un ambulatorio per la prevenzione cardiovascolare.

In ogni Asl della Sardegna saranno distribuite infatti locandine e depliant informativi mentre lo spot sarà trasmesso dalle tv locali (Videolina, Nova TV, TCS). Inoltre saranno affissi manifesti pubblicitari nelle maggiori città dell’Isola (Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Iglesias, Carbonia, Olbia, Alghero, Lanusei, Tortolì, Muravera, Sant’Antioco, Macomer, Siniscola, San Gavino, Sanluri).

Le malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia e anche in Sardegna. Molteplici sono i fattori di rischio (caratteristiche che aumentano la probabilità di insorgenza della malattia) che contribuiscono al loro sviluppo. I fattori di rischio cardiovascolare si dividono in non modificabili e modificabili (attraverso cambiamenti dello stile di vita o mediante assunzione di farmaci).

I fattori di rischio non modificabili sono:
• età: il rischio aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età;
• sesso maschile: gli uomini sono più a rischio delle donne. Nella donna il rischio aumenta sensibilmente dopo la menopausa;
• familiarità: parenti con eventi cardiovascolari in età giovanile (meno di 55 anni negli uomini e dì 65 nelle donne).
I fattori di rischio modificabili sono:
• fumo. La nicotina accelera il battito cardiaco. Il monossido di carbonio diminuisce la quantità di ossigeno presente nel sangue e favorisce lo sviluppo dell’aterosclerosi;
• pressione arteriosa. Una pressione arteriosa elevata costringe il cuore a un superlavoro e accelera la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie;
• colesterolemia totale. Il colesterolo, una sostanza normalmente presente nell’organismo, può trovarsi in quantità eccessive nel sangue. Maggiore è la sua quantità, più alto è il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie.
• carenza di HDL-colesterolemia. La HDL-colesterolemia è una lipoproteina utile per rimuovere la colesterolemia in eccesso; minore è la sua quantità, maggiore è il rischio cardiovascolare.
• diabete. Il diabete è un fattore di rischio molto importante, favorisce l’aterosclerosi ed eleva il rischio cardiovascolare globale.
Il rischio che ogni persona ha di sviluppare la malattia cardiovascolare dipende dall’entità dei fattori di rischio; il rischio è continuo e aumenta con l’avanzare dell’età, pertanto non esiste un livello a cui il rischio è nullo. Tuttavia è possibile ridurre il rischio cardiovascolare o mantenerlo a livello favorevole abbassando il livello dei fattori modificabili attraverso lo stile di vita sano e, se necessario, l’assunzione di farmaci. L’insieme dei fattori di rischio determina il rischio cardiovascolare globale assoluto di ogni persona, che permette di valutare la probabilità di ammalarsi di una malattia cardiovascolare.

Conoscere il proprio rischio cardiovascolare consente di stabilire:
• le modificazioni del proprio stile di vita che è necessario adottare;
• l’indicazione all’assunzione di farmaci;
• l’indicazione a eseguire esami clinici e strumentali che possono evidenziare lesioni cardiovascolari asintomatiche.
In Italia le malattie cardiovascolari (MCV) rappresentano la prima causa di morbilità e mortalità, nonostante i progressi registrati attraverso la diagnosi precoce e la terapia. A tutt'oggi, tali patologie costituiscono uno dei principali problemi di sanità pubblica.
L' incidenza delle malattie CV è infatti in continua crescita, sia per l'incremento dell'età media della popolazione sia per il perdurare nella nostra realtà di condizioni socio-ambientali che hanno avuto effetti negativi sulla popolazione.
L'obesità nei bambini risulta essere in continuo aumento, l'abitudine al fumo è sempre più diffusa tra i giovani sopratutto nelle donne e nelle classi economiche più disagiate.
Secondo l'OMS la maggior parte dei decessi in Europa ed in Italia sono causati dalle patologie croniche quali le malattie cardiovascolari, il diabete mellito e le malattie metaboliche, che hanno in comune diversi fattori di rischio. Ma molto può e deve essere fatto per controllare e prevenire tali patologie
In particolare esistono fattori di rischio modificabili quali il fumo, l’ipertensione, il diabete, la dislipidemia, la sedentarietà, l’eccesso ponderale, l’abuso di alcool, per i quali si può intervenire modificando gli stili di vita verso comportamenti più virtuosi. Esistono, inoltre, fattori di rischio cosi detti non modificabili quali l’età, il sesso e la familiarità per MCV.
Quando più fattori di rischio CV coesistono, eventualità abbastanza frequente, l’effetto non è addizionale, ma moltiplicativo, aumentando in misura esponenziale il rischio di malattia; per tale motivo è stato introdotto il concetto di “rischio cardiovascolare globale” che tiene conto dell’interazione di più fattori di rischio e come questo si traduca in probabilità di incorrere in eventi cardiovascolari negli anni futuri.