Disagio giovanile: un’equipe dedicata alla presa in carico degli adolescenti

adolescenti
CAGLIARI, 18 marzo 2019– Intercettare in una fase precoce gli adolescenti e i giovani con problemi d’ansia, disturbi del comportamento alimentare (bulimia e anoressia), autolesionismo, ideazione suicida e psicosi attraverso la formazione dei medici di medicina generale, dei pediatri e con il coinvolgimento delle scuole: è questo l’obiettivo del programma di prevenzione avviato nel 2017 dal Dipartimento Prevenzione della ASSL di Cagliari in collaborazione con i servizi di Neuropsichiatria infantile territoriale. Oltre a questo, il programma ha previsto la presa in carico dei pazienti di età compresa tra gli 11 e i 19 anni con l’ausilio di un’equipe dedicata e formata da un neuropsichiatra e uno psicologo, ad integrazione dell’attività già svolta dagli operatori socio-sanitari delle UONPIA aziendali.

Il progetto della ASSL di Cagliari è stato avviato nel 2017 nelle scuole di Quartu Sant’Elena per poi proseguire a Cagliari e Assemini nel corso di tutto il 2018, sino ad arrivare alle scuole del Sarrabus Gerrei (Muravera) e della Trexenta e Barbagia di Seulo (Isili e Senorbì) e rientra nelle azioni previste dal Piano Regionale di Prevenzione 2014-2019. Parallelamente, nell’autunno del 2017, l’ASSL di Cagliari ha realizzato un evento formativo accreditato, in 5 edizioni, destinato a tutti i PLS e MMG dell’ Area Socio-Sanitaria che ha visto una partecipazione attiva (326 su 450 PLS e MMG operanti) e al quale ha fatto seguito un lavoro di stretto raccordo con operatori sanitari e scolastici volto anche a chiarire eventuali dubbi sull’appropriatezza d'invio e su altri aspetti procedurali.

Attualmente i pazienti di nuova individuazione in carico all’equipe, operativa dal mese di luglio 2018, sono 40, che vanno a sommarsi ai casi già seguiti all’interno dei Servizi di Neuropsichiatria territoriale (oltre un centinaio). Grazie alla implementazione professionale e organizzativa del progetto, nel 2018 si è riusciti ad intercettare precocemente un numero di casi di circa il 30 per cento superiore ai casi identificati negli anni precedenti.

Si calcola che il numero di adolescenti in condizioni di disagio psicologico, che potenzialmente può sfociare in disturbo vero e proprio, sia pari al 7-8% della popolazione giovanile. Scopo del programma di prevenzione è pertanto “l’aumento percentuale dei soggetti in età evolutiva che possano avvalersi di una diagnosi precoce e di un altrettanto tempestivo intervento specialistico che permetta un miglioramento della prognosi di disturbi psicopatologici, contrastandone la cronicizzazione nell'età adulta”, spiega Sabrina Trudu, neuropsichiatra dell’età evolutiva territoriale e referente del progetto.

Il progetto ha previsto una fase informativa e di sensibilizzazione che ha interessato tutte le Scuole Secondarie di primo e di secondo grado (scuole medie e superiori) dell’intera Area socio sanitaria di Cagliari. Otto incontri/eventi formativi nella provincia di Cagliari con il coinvolgimento di Dirigenti Scolastici, referenti per la salute all’interno dell’Agenzia scolastica e insegnanti, per accrescere la capacità d’individuazione dei sintomi iniziali dei disturbi.
“Il progetto nasce dalla consapevolezza che fino al 50% delle patologie psichiatriche dell’adulto iniziano prima dei 14 anni d’età – spiega il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Silvana Tilocca, Responsabile dell’intero Piano Regionale di Prevenzione all’interno dell’ASSL di Cagliari. La tutela della salute in età evolutiva costituisce un impegno di valenza strategica, che include in un’ottica sistemica di co-responsabilità, operatori sanitari, istituzioni scolastiche e l’intera società civile, chiamati ad attuare interventi coordinati e integrati di promozione di salute, cura e riabilitazione”.

Nello specifico, sono destinatari del progetto i soggetti a rischio di:
-Disturbi d’ansia con grave compromissione del funzionamento in almeno due aree della vita quotidiana
-Disturbi dell’umore (in particolare depressivo)
-Psicosi
-Disturbi del comportamento alimentare
Particolare attenzione viene dedicata alla presenza del rischio di suicidio tra i ragazzi in età evolutiva, che rappresenta la seconda causa di morte tra i giovani.

“Appropriate azioni di educazione sanitaria, volte ad accrescere conoscenza e consapevolezza dei bisogni di salute mentale, dei fattori protettivi della stessa e dei sintomi iniziali dei disturbi psicopatologici sono il primo e più efficace strumento di prevenzione – conclude la dott.ssa Trudu -. Questo progetto consente di abbattere le liste d’attesa nella presa in carico di ragazzi in momenti critici e difficili della loro esistenza, ottimizzando il percorso e la tempistica di risposta alla domanda di salute”.