Prevenzione e controllo

Per evitare l'introduzione del parassita in un allevamento, si devono porre in atto le seguenti misure preventive:
• evitare il contatto con gli animali selvatici mediante appositi recinti (pascolo brado regolamentato);
• attuare efficaci piani di lotta e controllo nei confronti di animali, come i roditori, che possono veicolare la Trichinella;
• monitorare la situazione epidemiologica del territorio circostante per valutare il grado di rischio; • eliminare tempestivamente gli animali morti in azienda per impedire la diffusione del parassita;
• controllare l'origine e lo stato sanitario degli animali introdotti in azienda.

Non è possibile evidenziare la presenza del parassita nelle carni destinate al consumo umano con la visita veterinaria dell'animale o con l'esame ispettivo della carcassa dopo la macellazione. Pertanto è necessario ricorrere a specifici esami di laboratorio che consentano l'individuazione delle larve di Trichinella nelle carni. Le analisi di laboratorio, studiate appositamente per prevenire la trichinellosi clinica nell'uomo, consistono nella digestione artificiale di campioni di muscolo e nel metodo del trichinoscopio o della compressione, oggi peraltro non più ammesso dalla normativa vigente e quindi non più utilizzabile a causa della scarsa sensibilità.
Il metodo della digestione consente di liberare le larve incistate e separarle dalla carne senza danni per essere successivamente identificate e contate al microscopio. Il recente Regolamento CEE 2075/2005 descrive in maniera dettagliata le metodiche di campionamento e di analisi ufficiale per le diverse specie di animali da controllare. I siti anatomici di elezione per la ricerca del parassita sono i pilastri del muscolo diaframmatico, i muscoli linguali, i masseteri ed i muscoli laringei.

La prevenzione della Trichinellosi nell'uomo
La Trichinellosi nell'uomo può inoltre essere prevenuta osservando alcune misure igienico-sanitarie:
• carni consumate ben cotte, in modo che le eventuali larve presenti vengano inattivate o distrutte dal calore (è sufficiente 1 minuto a 65°C nel cuore del prodotto): il colore della carne deve virare dal rosa al bruno;
• congelamento prolungato della carne, che uccide le larve. Pertanto si procede al congelamento secondo il seguente schema:
-carni di diametro fino a 15 cm:
20 gg a -15°C
10 gg a -23°C
6 gg a -29°C
-carni di diametro dai 15 ai 50 cm:
30 gg a -15°C
20 gg a -25°C
12 gg a -29°C
• impedire che i maiali allevati mangino la carne cruda di animali, anche ratti, che potrebbero essere stati infestati dal parassita;
• pulire bene gli strumenti quando si macella la propria carne in casa;
• tenere presente che i processi di salatura, essiccamento, affumicamento e cottura nel forno a microonde della carne non assicurano l'uccisione del parassita. In tal modo si spiega l'insorgenza di numerosi focolai di trichinellosi a causa del consumo di insaccati o di altri prodotti a base di carne.

Documenti correlati
Regolamento Cee sulla Trichinellosi [file.pdf]