La malattia è caratterizzata clinicamente da un decorso cronico e da una serie di sintomi che comprendono variazioni comportamentali, tremori, disturbi di locomozione particolarmente accentuati agli arti posteriori, prurito e scialorrea, la morte si ha in media entro 1-5 mesi dalla comparsa dei primi sintomi. La scrapie colpisce principalmente pecore di età compresa tra i 2 ed i 5 anni. Il numero di casi di malattia all'interno del gregge è generalmente basso, intorno al 2-5 %, anche se in alcuni casi si sono registrati numeri molto più alti. Da diverso tempo esistono osservazioni di campo che hanno permesso di accertare la trasmissione orizzontale della malattia, ovvero da pecore a pecora nello stesso gregge e da gregge a gregge, tuttavia non abbiamo un quadro inequivocabile delle vie mediante le quali la trasmissione avviene. Come diretta conseguenza non si hanno a disposizione sistemi di prevenzione indiretta della malattia che siano specificatamente efficaci ed applicabili.
Tra i fattori di rischio accertati nella diffusione dell'infezione rientrano le movimentazioni di ovini da un allevamento a un altro. Infatti è stato spesso supposto che la malattia possa essere trasmessa dai soggetti infetti in fase subclinica, ovvero prima che essi manifestino i classici sintomi. Si ritiene che il periodo immediatamente successivo al parto rappresenti il momento più a rischio per l'infezione e gli agnelli sono ritenuti più sensibili alla malattia se paragonati agli adulti. Nell'infezione durante il periodo del parto la placenta gioca un ruolo cruciale: infatti alcuni studi hanno dimostrato come la scrapie può essere trasmessa alle capre mediante l'inoculazione orale di omogenato di placenta proveniente da pecore affette dalla malattia. Di recente diversi lavori scientifici hanno riportato che nella placenta è possibile evidenziare il prione mediante tecniche di laboratorio.
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