Sardegna al 6° posto nel report del Ministero della Salute per dosi somministrate

CAGLIARI, 7 luglio 2021 - La Sardegna continua a scalare posizioni nella classifica delle Regioni più virtuose nel rapporto tra le dosi di vaccino consegnate e quelle somministrate. Con quasi un milione e mezzo di dosi somministrate al 7 giugno 2021, l'Isola si situa infatti al 6° posto nella classifica del report giornaliero stilato dal Ministero della Salute, vicina ad altre Regioni in vetta alla classifica (Lombardia, Lazio, Puglia, Piemonte, Marche) e distaccandosi da Regioni come Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Toscana, Valle d'Aosta, Abruzzo, Umbria.

Intanto, da domani nei principali hub della Regione (Sassari, Ozieri, Olbia, Nuoro, Oristano, Carbonia, San Gavino, Cagliari, Quartu Sant'Elena) si apriranno le porte, senza necessità di alcuna prenotazione, agli over 60 che ancora non hanno effettuato la prima dose del ciclo vaccinale o che non hanno completato il ciclo.
I cittadini e le cittadine ultrasessantenni potranno infatti direttamente andare in uno degli hub per avere una dose di vaccino a vettore virale.

Al via il piano della Regione Sardegna per il tracciamento di casi Covid e, in particolare, di identificazione delle varianti, nelle località costiere con maggior afflusso turistico. Il piano, varato dall’Unità di Crisi Regionale, contempera l’esigenza di monitorare la circolazione del virus SARS-CoV-2 con quella di intercettare tempestivamente nuovi casi di infezione in concomitanza anche con l’afflusso turistico della Regione durante la stagione estiva.

Sul fronte tracciamento, invece, è già operativo il piano di monitoraggio per la somministrazione di test molecolari quotidiani nelle zone turistiche con più affluenza, cui si aggiunge la fornitura di migliaia di tamponi antigenici ai sindaci delle zone con maggiore densità turistica così che possano fare una prima scrematura e rilevare eventuali casi di positività. Obiettivo del piano di monitoraggio predisposto dalla Regione è quello di garantire il mantenimento del livello di rischio basso Zona Bianca, iniziando lo screening nelle case di riposo e nelle RSA, e tracciare i contagi per far fronte alla diffusione delle varianti.