Corrette abitudini di vita, in primis un'alimentazione equilibrata e una regolare attività fisica, sono armi spesso efficacissime per correre ai ripari, per esempio, da livelli di colesterolo troppo alti. A patto però che si parli di abitudini e non solo di periodi di vita, magari in seguito alla paura presa dopo un infarto.
La terapia farmacologia può essere presa in considerazione dal medico, e solo dal medico, qualora la persona non rispondesse adeguatamente ad un regime dietetico controllato. I farmaci sono diversi:
• le statine contro il colesterolo;
• l'aspirina per i problemi di coagulazione;
• gli antipertensivi per l'ipertensione arteriosa.
E funzionano tutti. Ma è anche vero che, da soli, non possono risolvere condizioni dovute per lo più a stili di vita scorretti. Assumere i farmaci è per molti una scorciatoia (tra l'altro costosa), perché si crede che raggiunto lo scopo il problema è risolto una volta per tutte. In realtà, i farmaci ci aiutano molto, ma spesso non risolvono il problema del tutto. Inoltre, una vita corretta consente di ridurre numero e dosi dei farmaci. Infine, il farmaco va preso secondo le indicazioni del medico, spesso per tutta la vita perché sospenderlo fa riemergere il problema come all'inizio.
Quindi non solo la prevenzione inizia con un corretto stile di vita, ma anche la terapia, che va sempre associata alla buona volontà del singolo nel voler cambiare alcune cattive abitudini.