Cos'è un farmaco

In tutti i farmaci si distinguono due componenti, il principio attivo e gli eccipienti. Dal primo soltanto dipende l'azione curativa del farmaco mentre i secondi hanno funzioni diverse, per esempio:
• proteggere il principio attivo dagli agenti esterni che potrebbero danneggiarlo, per esempio il caldo o il freddo;
• aumentare il volume per consentire la preparazione di compresse o simili;
• facilitare l'assorbimento del principio attivo nell'organismo;
• rendere il sapore dei medicinali più gradevole.

Ogni farmaco, quindi, non importa di quale forma farmaceutica si tratti (compresse, capsule, supposte, sciroppo o fiale), ha una componente curativa e una che serve principalmente a confezionare la prima o a renderla più gradevole, agli occhi o al palato. La quantità di molecole di principio attivo varia secondo il prodotto e le confezioni, ma è molto alta. Per esempio, una compressa di aspirina contiene circa diecimila miliardi di miliardi di molecole del suo principio attivo, ossia l'acido acetilsalicilico.

In genere, i farmaci che acquistiamo in farmacia sono "specialità farmaceutiche" o "di marca", ossia medicinali a base di uno o più principi attivi e con un nome di fantasia dato dalla casa farmaceutica che li ha brevettati. Specialità diverse possono contenere lo stesso principio attivo. Pertanto se si vuole abbassare la febbre, non ci sarà differenza tra prendere una compressa di Tachipirina 500 o Efferalgan 500 perché entrambi contengono 500 mg di paracetamolo, una sostanza antifebbrile e antinfiammatoria.

Ma accanto ai farmaci di "marca" in commercio si trovano i farmaci equivalenti, o generici. Si tratta di farmaci che contengono principi attivi i cui diritti di brevetto sono scaduti, fatto che consente di praticare un prezzo inferiore ai farmaci "di marca". Sono medicinali collaudati e affidabili, in tutto e per tutto uguali come sicurezza ed efficacia ai farmaci originali.