Mani in pasta: il 12 giugno corso di nutrizione per nefropatici a Serri

CAGLIARI, 8 GIUGNO 2012 – L’importanza della dieta ipoproteica nella malattia renale cronica è un fattore determinante per sentirsi meglio ma anche per ritardare l’inizio della dialisi. Il 12 giugno presso l’agriturismo di Serri “Villaggio Santa Vittoria” si svolgerà un corso teorico e pratico per imparare a scegliere ed alimentarsi con i cibi giusti.
Il corso è organizzato dalla Struttura Complessa Territoriale di Nefrologia e Dialisi dell’ASL di Cagliari. Anche quest’anno la Struttura diretta da Piergiorgio Bolasco si propone di divulgare a pazienti, parenti ed operatori tecnici e sanitari del settore ma anche e soprattutto ai medici di base del Sarcidano-Trexenta, come un corretto approccio alla alimentazione, scelta dei cibi, evitare alcune sostanza molto pericolose soprattutto nelle malattie croniche renali avanzate, può avere risvolti anche economici positivi soprattutto in un periodo di grave crisi finanziaria: rallentare per due anni l’inizio della dialisi può significare per il Servizio Sanitario Nazionale un risparmio fino a 90.000-1000.000 euro che possono essere reinvestiti in tutte le numerose patologie che colpiscono la nostra isola.

Il corso si svolgerà dalle 9,30 alle 13,00 ed è intitolato non a caso “Mani in pasta”. Infatti dopo le premesse teoriche della nefrologa Rita Contu e della dietista Romina Secci, pazienti e parenti si cimenteranno a cucinare la pasta ed il pane composti da farina aproteica per cucinare pizza, pane, biscotti ed altri prodotti sotto la guida di un chef specializzato. I reni che hanno la funzione di espellere acqua e scorie azotate, perdono questa funzione nell’insufficienza renale cronica avanzata; la dialisi può correggere queste alterazioni ma anche una dieta oculata e mirata può ottenere gli stessi buoni risultati.

Sarà molto curioso ascoltare questi tecnici anche nei “consigli per gli acquisti” dove vanno scelti ed accuratamente valutati i cibi esposti nei nostri mercati i cui ingredienti, specialmente gli additivi, possono produrre seri guai. I cibi aproteici vengono erogati gratuitamente dalla nostra Regione su prescrizione del dietologo o del Nefrologo ed ormai hanno raggiunto livelli di palatabilità pari e soddisfacenti rispetto ai cibi normali. Anche le persone sane, i diabetici ed i pazienti affetti da ipertensione arteriosa possono curiosare e partecipare alla nostra iniziativa perché è talora stupefacente scoprire gli “inganni” che si celano nei cibi più appetitosi. Certamente la qualità della vita ne può avere un notevole vantaggio.