Fornitura di Microinfusori per pazienti diabetici: la ASSL di Cagliari interviene

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CAGLIARI 15 marzo 2017- Il Direttore della ASSL di Cagliari, il dott. Paolo Tecleme, interviene sul tema della fornitura dei dispositivi per diabetici apparso sulla stampa nei giorni scorsi. “Le problematiche relative alla fornitura dei presidi per pazienti diabetici sono complesse sia per la varietà dei dispositivi in uso che per il continuo aggiornamento tecnologico degli stessi. Questo vale in particolare per sensori e microinfusori che, per quanto costosi, garantiscono una miglior gestione della patologia”.

La Assl di Cagliari ha già predisposto tutti gli atti necessari per la completa fornitura dei dispositivi necessari per soddisfare le esigenze di tutti i casi ordinari ed anche di quelli relativi ai dispositivi più complessi, con disponibilità di acquisto almeno sino al mese di giugno 2017.

Come correttamente evidenziato nell’articolo si tratta di coniugare la fornitura di tecnologie innovative con il rispetto delle regole di acquisto (gare centralizzate regionali), cosa che nei grandi numeri della realtà cagliaritana richiede un importante impegno multi professionale (Farmacisti, Ingegneri Clinici, Esperti in procedure di acquisto). Non si tratta di atti burocratici, quindi, ma di uno sforzo collettivo al servizio dei cittadini.
“Posso garantire che è in atto – afferma il dott. Tecleme - da parte degli uffici della Assl di Cagliari, un grande sforzo per ridurre al minimo ed eliminare le incertezze per i cittadini”.

Le procedure attivate per gli approvvigionamenti dei dispositivi per la gestione del paziente diabetico garantiscono attualmente il soddisfacimento dei bisogni dei pazienti. Per quanto attiene i casi particolari, qualora si trattasse di presidi mai prescritti in precedenza, si dovrà valutare oltre all’appropriatezza della prescrizione, la compatibilità della dispensazione con le direttive regionali e con la programmazione economica aziendale.

“Si tratta però di casi sporadici, ossia pazienti con esigenze specifiche che necessitano dell’attivazione di percorsi individuali di acquisto di dispositivi “ad personam” che esulano dalle normali programmazioni. A tal fine, va ricordato che solo una stretta collaborazione tra prescrittori ed Azienda (Dipartimento del farmaco e Servizio acquisti) potrà evitare, come sembra in questo caso, il disorientamento del cittadino che a volte si trova ad affrontare problematiche complesse senza i necessari punti di riferimento”.